THEA MARIS
Risonanze del Mare
Anna Caterina Masotti
A cura di Alessia Locatelli
OPENING 5/2/2025
ore 18.30
CONSERVA DI VALVERDE
via Bagni di Mario 10 Bologna
Risonanze del Mare
Anna Caterina Masotti
A cura di Alessia Locatelli
OPENING 5/2/2025
ore 18.30
CONSERVA DI VALVERDE
via Bagni di Mario 10 Bologna
OPENING 5 febbraio ore 18.30
dal 6 al 11 febbraio
10.00 - 13.00 15.00 - 20.00
INGRESSO GRATUITO
Art Manager Laura Frasca
THEA MARIS
Risonanze del Mare
Anna Caterina Masotti
Thea Maris nasce da un’esplorazione visiva dell'armonia e della bellezza. Al centro di questa narrazione vi è una giovane adolescente in procinto di entrare nell'età adulta, immersa in un mondo in cui il mare e la natura fanno da sfondo a questa transizione cruciale. Riscoprendo antichi codici e riferimenti alla Grecia classica, ho reinterpretato l’idea di bellezza attraverso forme e tecniche contemporanee.
Le immagini sono state scattate quasi tutte nella stessa location, Maratea. Qui, mia madre era incinta di me al sesto mese, e il mio destino era ancora nascosto nel suo grembo. Maratea non è solo un semplice sfondo; è un teatro delle estati della mia infanzia trascorse con lei, dove il sole e le onde danzavano insieme a noi. Oggi torno in questo mare con mia figlia, creando un legame che si rinnova e si arricchisce come ogni onda che bacia la riva. Da qui nasce il nome del progetto, Thea Maris, che racchiude non solo l'essenza del mare, ma anche la forza del legame tra madre e figlia che si intrecciano in questo paesaggio intriso di storia e amore.
La mia visione della bellezza abbraccia più del solo concetto di piacere: per me, il bello nasce anche dalla profondità del dolore, dalla forza della rinascita, ed è una grazia costante che ci accompagna lungo il nostro cammino. Come affermava Dostoevskij, la bellezza è armonia, un’espressione che si rispecchia nel nostro modo di percepire il mondo e trovare equilibrio tra istinto naturale e rispetto per ciò che ci circonda.
La memoria trasforma Afrodite in una giovane dallo spirito moderno, come suggeriscono le “formule espressive dell’emozione” di Aby Warburg. Seguendo questa ispirazione, ho creato scene marine e subacquee che celebrano la bellezza della natura e il legame profondo fra l’essere umano e l’ambiente.
Risonanze del Mare
Anna Caterina Masotti
Thea Maris nasce da un’esplorazione visiva dell'armonia e della bellezza. Al centro di questa narrazione vi è una giovane adolescente in procinto di entrare nell'età adulta, immersa in un mondo in cui il mare e la natura fanno da sfondo a questa transizione cruciale. Riscoprendo antichi codici e riferimenti alla Grecia classica, ho reinterpretato l’idea di bellezza attraverso forme e tecniche contemporanee.
Le immagini sono state scattate quasi tutte nella stessa location, Maratea. Qui, mia madre era incinta di me al sesto mese, e il mio destino era ancora nascosto nel suo grembo. Maratea non è solo un semplice sfondo; è un teatro delle estati della mia infanzia trascorse con lei, dove il sole e le onde danzavano insieme a noi. Oggi torno in questo mare con mia figlia, creando un legame che si rinnova e si arricchisce come ogni onda che bacia la riva. Da qui nasce il nome del progetto, Thea Maris, che racchiude non solo l'essenza del mare, ma anche la forza del legame tra madre e figlia che si intrecciano in questo paesaggio intriso di storia e amore.
La mia visione della bellezza abbraccia più del solo concetto di piacere: per me, il bello nasce anche dalla profondità del dolore, dalla forza della rinascita, ed è una grazia costante che ci accompagna lungo il nostro cammino. Come affermava Dostoevskij, la bellezza è armonia, un’espressione che si rispecchia nel nostro modo di percepire il mondo e trovare equilibrio tra istinto naturale e rispetto per ciò che ci circonda.
La memoria trasforma Afrodite in una giovane dallo spirito moderno, come suggeriscono le “formule espressive dell’emozione” di Aby Warburg. Seguendo questa ispirazione, ho creato scene marine e subacquee che celebrano la bellezza della natura e il legame profondo fra l’essere umano e l’ambiente.
Come insegnava Aristotele, ordine e simmetria sono elementi chiave della bellezza, e il mare, culla della dea Afrodite secondo Esiodo, assume un significato profondo in questo racconto: simbolo di nascita e trasformazione, può essere visto anche come un liquido amniotico in cui sia la fanciulla che la natura si rigenerano e vengono protetti. In questo modo, il mare riflette l’eterna tensione tra quiete e movimento, offrendo un rifugio sicuro in cui le energie vitali possono emergere e crescere.
Le opere che vedrete in questa mostra non sono pensate solo per essere osservate, ma per permettere a chi guarda di sentirsi parte integrante della composizione. I ricami che arricchiscono alcune immagini sono la mia firma personale, un simbolo che racchiude l’esperienza di vita e il legame con la bellezza. In ogni creazione, l’armonia scaturisce da contrasti bilanciati. Le ombre profonde non appesantiscono la composizione, ma amplificano la luce, sia nelle fotografie stampate su stoffa che nelle video-installazioni. Allo stesso modo, il terreno aspro e ruvido trova il proprio equilibrio nei morbidi drappeggi, evocando l’armonia degli opposti di Eraclito. Questo contrasto evidenzia come la bellezza possa nascere dall’incontro tra elementi diversi e apparentemente discordanti. Spero che Thea Maris possa accompagnarvi in un viaggio verso una bellezza che non è tanto ricerca della perfezione, quanto l’intima comprensione tra una passione personale e l’universo, quella forma d’amore che, come la filia dell’antica Grecia, abbraccia la vita stessa. …ad Olga |
Oltre la superficie
di Alessia Locatelli
Poche figure riescono a incarnare, nell’immaginario collettivo, l'idea di bellezza e desiderio come Afrodite, la dea greca dell’amore e dell’armonia. La sua immagine, plasmata nei secoli da scultori, pittori e poeti, è diventata un archetipo universale della potenza e della grazia femminili, espressione sublime di un equilibrio che unisce le sue due nature: quella divina e quella terrena.
Il nuovo progetto fotografico di Anna Caterina Masotti, Thea Maris si distacca nettamente dalla mera rappresentazione fisica della bellezza, per esplorare una dimensione più profonda e simbolica, che si estende oltre il visibile. Masotti trasforma l’effimero in eterno, utilizzando la fotografia come strumento per catturare l’essenza di una bellezza ideale che sfida le leggi del tempo e dello spazio. La sua interpretazione moderna del mito non è solo una rivisitazione estetica, bensì una riflessione sul concetto contemporaneo di genere, seduzione e femminilità. Nel suo lavoro la perfezione non si limita al fascino esteriore; trascende la levigata superficie, per divenire simbolo di un’armonia più profonda e universale. La fotografia riesce a catturare l'essenza fugace di questa bellezza ideale. Ogni singolo scatto restituisce la forza di un immaginario che sfida le leggi fisiche e temporali, rivelando una verità che va oltre ciò che si può vedere. Con il suo ultimo progetto, la fotografa contribuisce dunque a riscrivere la narrazione greca nell’era moderna, con un viaggio che, partendo da Prassitele, riflette sulle dinamiche attuali di genere, potere e bellezza.
di Alessia Locatelli
Poche figure riescono a incarnare, nell’immaginario collettivo, l'idea di bellezza e desiderio come Afrodite, la dea greca dell’amore e dell’armonia. La sua immagine, plasmata nei secoli da scultori, pittori e poeti, è diventata un archetipo universale della potenza e della grazia femminili, espressione sublime di un equilibrio che unisce le sue due nature: quella divina e quella terrena.
Il nuovo progetto fotografico di Anna Caterina Masotti, Thea Maris si distacca nettamente dalla mera rappresentazione fisica della bellezza, per esplorare una dimensione più profonda e simbolica, che si estende oltre il visibile. Masotti trasforma l’effimero in eterno, utilizzando la fotografia come strumento per catturare l’essenza di una bellezza ideale che sfida le leggi del tempo e dello spazio. La sua interpretazione moderna del mito non è solo una rivisitazione estetica, bensì una riflessione sul concetto contemporaneo di genere, seduzione e femminilità. Nel suo lavoro la perfezione non si limita al fascino esteriore; trascende la levigata superficie, per divenire simbolo di un’armonia più profonda e universale. La fotografia riesce a catturare l'essenza fugace di questa bellezza ideale. Ogni singolo scatto restituisce la forza di un immaginario che sfida le leggi fisiche e temporali, rivelando una verità che va oltre ciò che si può vedere. Con il suo ultimo progetto, la fotografa contribuisce dunque a riscrivere la narrazione greca nell’era moderna, con un viaggio che, partendo da Prassitele, riflette sulle dinamiche attuali di genere, potere e bellezza.
Nell’antichità, il corpo di Afrodite è stato rappresentato in sculture emblematiche come la “Venere di Milo” e la “Venere di Cnido” di Prassitele. Queste opere incarnano un ideale di femminilità che oscilla tra il sacro e il profano, tra l’inaccessibile e il quotidiano. Sono la manifestazione di un incontro tra il divino e l’umano, in un’espressione della bellezza che sfida la morte stessa: fragile eppure potente. Attraverso il suo obiettivo, Anna Caterina Masotti trascende la superficie per addentrarsi nelle profondità silenti del mare, e delle ninfe che lo abitano, esplorando temi come l’armonia e l’identità di genere. Il lavoro in bianco e nero – linguaggio visivo privilegiato dalla fotografa bolognese – diventa la metafora del passaggio evolutivo, incarnato dalla figura della figlia quale “spirito moderno” della Dea, e ne rappresenta la giovinezza e l’eufonia: emozioni fluide e in trasformazione, proprio come l’acqua. Afrodite, legata indissolubilmente al mare, è il simbolo di una forza primordiale che plasma e vivifica le emozioni. E L'acqua, è l'elemento che, pur mutando forma, conserva intatta la propria essenza. Essa è sia vita, come sostanza uterina e accogliente, che forza distruttrice e dirompente, esattamente come le emozioni che segnano il passaggio dall'infanzia all'età adulta. Aby Warburg, definisce le emozioni sono “forme espressive”. E in questo senso, il progetto fotografico della Masotti è simbolo di bellezza e sensualità, principio di fluidità e rinnovamento emozionale che risponde ai cambiamenti e alle percezioni dei nostri tempi. "Forme" che diventano tracce, segni che percorrono il tempo e comunicano emozioni universali attraverso il linguaggio visivo della fotografia. Nella mostra bolognese, Masotti si ispira a Warburg per celebrare il legame profondo e necessario tra bellezza e natura.
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Non ultimo, nell’interpretazione della fotografa la figura del mito non rappresenta l’amore passionale, il possesso. Non l'Eros motivato dal desiderio, bensì l’emozione disinteressata, razionale e reciproca, espressa nel termine greco Filia: un amore che va oltre il beneficio personale, promuovendo il bene comune, la giustizia e l’equilibrio. Mentre la scultura classica celebra dunque un archetipo di bellezza senza tempo, la fotografia contemporanea sfida questo ideale, esplorando il corpo femminile come spazio di contraddizioni e trasformazioni. La fotografia non cristallizza la fisicità, ma la cattura nel suo continuo divenire, dove ogni scatto è un momento di visibilità che, pur mantenendo una continuità storica, diventa testimonianza di evoluzione, tensione e cambiamento.
Con questo progetto, Anna Caterina Masotti propone una nuova lettura di Afrodite, interrogandosi sulla continuità e trasformazione della figura femminile nella società moderna, attraverso un lavoro delicato e intimo, che rivela una visione profonda e contemporanea dell'amore, della bellezza e della femminilità.
Con questo progetto, Anna Caterina Masotti propone una nuova lettura di Afrodite, interrogandosi sulla continuità e trasformazione della figura femminile nella società moderna, attraverso un lavoro delicato e intimo, che rivela una visione profonda e contemporanea dell'amore, della bellezza e della femminilità.